La “Legge Pfizer” approvata dal Parlamento francese
Fonte: TKP.at Thomas Oysmüller, 15 aprile 2024
Che si tratti di criticare il trattamento con tecnologia a mRNA o le mascherine contro i virus dell’influenza, tutto ciò potrà essere perseguito in Francia in futuro. Chiunque dissuada le persone dalla medicina d’impresa dovrà affrontare problemi a breve.
I critici hanno etichettato la nuova “Legge della Setta” francese come “legge Pfizer”. Ciò significa che qualsiasi critica medica che si discosti dallo “stato attuale della scienza” potrà essere perseguita in futuro. In teoria, le critiche alle vaccinazioni o all’obbligo di mascherina durante lo stato di emergenza Covid avrebbero potuto essere perseguite. TKP è stato uno dei primi media al mondo a parlare di questa legge, che ha attirato l’attenzione di tutto il mondo. La scorsa settimana, il piano è stato approvato dal Parlamento.
Contro i complottisti
L’atto finale del controverso disegno di legge è stato completato il 9 aprile. La questione era tutt’altro che chiara in parlamento, ma alla fine è stata approvata con 146 voti favorevoli e 104 contrari. Il reato è punibile con la reclusione fino ad un anno e con una multa di 30.000 euro. Chiunque convinca altri a rifiutare un trattamento medico “nonostante sia ovviamente idoneo secondo lo stato delle conoscenze mediche”, può essere punito con la reclusione fino a tre anni (e con una multa di 45.000 euro).
Un punto centrale della legge, che è il motivo per cui viene chiamata anche “Legge Pfizer”, è la possibile criminalizzazione di chi sconsiglia “trattamenti medici terapeutici o profilattici”. Ciò significa che i critici della tecnologia a mRNA e delle vaccinazioni potrebbero teoricamente essere perseguiti. Non è un caso che il professor Didier Raoult, probabilmente il più noto critico dell’mRNA in Francia, sia stato citato più volte durante il dibattito di febbraio.
Un organo di stampa francese fornisce un resoconto sulla nuova legge:
Martedì 9 aprile, l’Assemblea Nazionale ha finalmente adottato il progetto di legge volto a combattere le aberrazioni settarie, creando un reato di istigazione ad abbandonare o ad omettere di fornire cure mediche, punibile con un anno di reclusione e una multa di 30.000 euro, o addirittura con tre anni di reclusione e una multa di 45.000 euro se l’istigazione è stata messa in pratica.
Questo nuovo reato penale ha lo scopo di contrastare i “guru 2.0” che compiono le loro malefatte su internet con presunte cure naturali miracolose per il cancro. Si tratta della “sollecitazione attraverso ripetute pressioni o manovre” ad “abbandonare o astenersi da un trattamento medico terapeutico o profilattico” se la rinuncia alle cure mediche viene “presentata come benefica per la salute”, sebbene possa avere “conseguenze particolarmente gravi”.
Sebbene deputati e senatori non siano riusciti a trovare un accordo su questa delicata misura, l’Assemblea Nazionale ha avuto l’ultima parola e ha approvato il testo con 146 voti favorevoli e 104 contrari.
Il Segretario di Stato Sabrina Agresti-Roubache ha chiarito in aula che “non è intenzione del governo vietare la critica medica” o “impedire alle persone malate di decidere in piena consapevolezza […] di assumere o meno una terapia”, ma piuttosto combattere il “mondo delle cospirazioni” su internet, che secondo lei “miete migliaia di vittime ogni anno”.
Questo in risposta alle preoccupazioni espresse dai deputati di Insoumis, Comunisti, Les Républicains e Rassemblent National, che hanno messo in guardia da una minaccia alle “libertà pubbliche” o agli informatori che criticano l’industria farmaceutica.
Il Segretario di Stato cita quindi esplicitamente i “complottisti” che potrebbero essere presi di mira dalla nuova legge.
La giornalista Sonia Elijah sostiene che la legge potrebbe anche essere vista come una “estensione del Digital Services Act (DSA)” perché mira a combattere “ciò che le autorità classificano come disinformazione su Internet”.
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