No images? Click here FREEDOM OF INFORMATION ACT UN APPELLO ALLE NOSTRE AGENZIE SANITARIE, AGLI ORGANI DIRETTIVI DELL’UNIONE EUROPEA E ALL’ITALIA: C’è un urgente bisogno di completa trasparenza sui gravi pericoli dei prodotti a base di mRNA in uso da Children’s Health Defense Europe Il corretto svolgimento di queste procedure di approvazione richiede piena trasparenza e l’applicazione del principio di precauzione. L’assoluta trasparenza è nell’interesse di tutti e, in una società aperta e democratica, dovrebbe essere garantita sia dalle autorità che dai cittadini. Tuttavia, è stato accertato che le procedure ben definite per l’approvazione di nuovi farmaci, e gli standard di trasparenza e di dovuta diligenza necessari per salvaguardarli, sono stati violati in relazione alle autorizzazioni dei “vaccini” COVID-19. Bisogna urgentemente porre rimedio a queste violazioni. La mancanza di trasparenza da parte delle autorità nazionali e dell’UE nelle autorizzazioni dei prodotti a base di mRNA sta mettendo a serio rischio l’intera popolazione, compresi i bambini. Al fine di ripristinare la trasparenza mancante, Children’s Health Defense Europe sta presentando una richiesta completa di FOIA. La dott.ssa Renate Holzeisen, CHD Europe, ha presentato questa richiesta FOIA il 22 luglio 2022 all’UE, all’EMA e alla Commissione Europea, nonché alle autorità italiane responsabili della salute pubblica (Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità e AIFA). A queste autorità si chiede di divulgare con urgenza le informazioni sui cosiddetti “vaccini” a mRNA contro il COVID-19, ovvero Comirnaty di Pfizer-BioNTech e Spikevax di Moderna. Esistono prove plausibili che l’mRNA contenuto nei “vaccini” Comirnaty di Pfizer/BioNTech e Spikevax di Moderna possa essere ritrascritto in DNA e quindi inserito nel genoma umano. Tali eventi di inserimento causano mutazioni genetiche che possono portare a cancro e leucemia. Il parere scientifico allegato alla nostra FOIA dimostra che la trascrizione inversa da RNA a DNA, seguita dall’inserimento nei cromosomi delle cellule, è un meccanismo noto da molti decenni. Si deve inoltre presumere che il rischio di trascrizione inversa, inserimento e mutagenesi aumenti con ogni ulteriore inoculazione. Al Rapporto Scientifico Delle Prove qui. Inoltre, poiché è stato dimostrato sperimentalmente che l’effettiva natura e funzione delle due sostanze Comirnaty e Spikevax può portare a un’alterazione del genoma umano, è chiaro che l'”etichettatura” delle sostanze è stata errata. Le due sostanze a base di mRNA sono state formalmente classificate come “vaccini”, anche se dati e fatti schiaccianti dimostrano che non svolgono la funzione di un vaccino. L’errata etichettatura di queste due sostanze come “vaccini contro le malattie infettive” le ha escluse dalla definizione formale di terapia genica data dalle autorità di regolamentazione, ed è stata poi utilizzata per giustificare l’omissione dei test di genotossicità, cancerogenicità e mutagenicità. È chiaro che questi “vaccini” COVID-19 a base di mRNA hanno esattamente il meccanismo di un farmaco di terapia genica, poiché l’mRNA inoculato è destinato a modificare l’espressione proteica delle cellule del corpo umano in modo da produrre la proteina spike. Inoltre, non avendo di fatto la funzione dei vaccini tradizionali per la prevenzione delle malattie infettive, gli studi di sicurezza da parte delle aziende produttrici avrebbero dovuto essere sottoposti nella loro interezza alle disposizioni più restrittive previste per i prodotti per terapie avanzate (come previsto dal considerando 10 del Reg. CE n. 1394/2007). Infine, questa documentazione più estesa avrebbe dovuto essere sottoposta alla valutazione del Comitato per le terapie avanzate dell’EMA, poiché solo tale Comitato garantisce, o almeno dovrebbe garantire, la competenza specifica necessaria per valutare sostanze che agiscono sulla fisiologia cellulare attraverso una modalità d’azione genetica. Permettendo e incoraggiando o addirittura imponendo l’inoculazione ripetuta di queste sostanze sperimentali, che hanno il potenziale di mutare il genoma umano, le autorità nazionali e dell’UE mettono a serio rischio l’intera popolazione, compresi i bambini. Per porre rimedio a questa situazione, è urgente la necessità di una trasparenza assoluta. A tal fine, CHD ha richiesto il rilascio urgente di quanto segue:
Per informazioni, contattare: Documentazione in inglese, cliccare qui. Sintesi della richiesta presentata al FOIA
Poiché l’iniezione di queste due sostanze nell’organismo fa sì che l’acido nucleico in esse contenuto provochi la produzione di una specifica proteina spike (quella del virus SARS-CoV-2) nell’ambito della cosiddetta espressione proteica cellulare, questo meccanismo corrisponde esattamente a quanto previsto dalla normativa europea per i cosiddetti medicinali di terapia genica. Esistono prove plausibili e sperimentali che l’mRNA contenuto nella sostanza Comirnaty di Pfizer/BioNTech può essere retro-trascritto in DNA e può inserirsi nel genoma umano. Abbiamo allegato alla nostra richiesta una relazione scientifica che illustra queste prove, ricordando i fatti decisivi a questo proposito stabiliti dalla scienza qualche tempo fa. Contrariamente a quanto dichiarato ufficialmente alla popolazione dalle istituzioni responsabili della campagna di “vaccinazione”, questo mRNA sintetico non rimane nel muscolo del braccio dove avviene l’inoculazione, ma può essere disperso in tutto il corpo... Donazioni a CHD EuropeSe pensi che CHD stia aiutando a proteggere, informare o dare speranza a te o ai tuoi cari, per favore sostieni il nostro lavoro.Tutte le donazioni a Children's Health Defense Europe sono dedicate a progetti europei. È ora di agire, e il vostro aiuto accelererà i nostri sforzi. Grazie a voi, è possibileLa missione di Children's Health Defense Europe è quella di ristabilire, proteggere e difendere la salute dei bambini e degli adulti, combattendo l'esposizione alle tossine e all'inquinamento ambientale, ed esigendo che gli attori coinvolti si assumano la responsabilità e mettano in atto misure di salvaguardia per prevenire futuri danni alla salute. L'associazione vuole anche lavorare per il rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e dei principi democratici nella pratica e nelle politiche sanitarie, in particolare promuovendo i principi del libero consenso informato e della libertà di cura, il rispetto della privacy, la libertà della scienza e la trasparenza. Children’s Health Defense Europe |